mercoledì 22 aprile 2015

LA SOFFERENZA PALESTINESE NELLE FOTO DI ABED



“Per uno scatto hai un attimo, lo scatto di una foto non aspetta”. Abed Omar Qusini, attualmente fotoreporter per Reuters, palestinese; da 18 anni documenta con le fotografie la sofferenza palestinese, i crimini di israele.
Abed è di Nablus, lo conosco perchè ci siamo visti tante volte in mezzo agli scontri. E' spesso nelle notizie perchè viene ferito dai soldati israeliani. Anni fa gli spararono una sound bomb mentre era ad Al Kahlil, aveva la maschera antigas sulla spalla. La sound bomb entrò nella maschera e gli esplose sulla spalla. Ha perso il 40% dell'udito.
Il momento peggiore è stato quando hanno sparato in testa Nazeh, suo collega ed amico, era al suo fianco ed è morto all'istante. In quel momento la Reuters mise a sua disposizione uno psicologo e gli diede la possibilità di sospendere il lavoro. Non lo fece. Abed ha continuato a scattare foto ai crimini israeliani.
E' sua la foto della donna che abbraccia l'ulivo e molti altri scatti famosissimi. Ed è lui che è stato fotografato mentre porta per mano a casa due bambine passando in mezzo ai soldati.

Abed è un fotografo professionista che con le sue foto ha vinto molti premi internazionali, ma, quello che mi piace di Abed è che dopo tutto questo orrore è rimasto umano.

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