sabato 3 gennaio 2015

PER VOMITARE C'E' SEMPRE TEMPO........



Ieri, nel mezzo dei conati di vomito per questo e quell'altro che non scrivo...ho ricevuto una lettera. Mi ha scritto una ragazza, Nabila di 14 anni. Pubblico la sua lettera integralmente, con tutta la sua dolcezza, non per i complimenti che mi fa, ma perchè con poche e semplici parole ha descritto la vita di persone che in Italia ci “non vivono”. Ho scritto più volte che i diritti umani vanno difesi in ogni angolo del pianeta, soprattutto non ignorando il nostro vicino di casa per guardare a km di distanza dove è più facile tramite “un click” fare gli attivisti.
A te, Nabil, ti dico che mi dispiace perchè vivi e vivrai in un mondo che fa pena. Salva sempre la tua umanità se riesci e salva la tua identità con la lingua araba. Cercano di cancellare la tua esistenza, lo fanno anche qui ficcandoti l'ebraico giù in gola. Salvati.

A Salam alaikum sorella. Sono Nabila, ho 14 anni e sono nata Firenze, i miei genitori sono marocchini. Porto alle spalle una cultura del tutto araba. Non mi ricordo di preciso come ho fatto a trovare il tuo profilo qua su facebook, so solo che è stata la cosa più bella che possa trovare in questo social. Vorrei farti i miei complimenti, i miei più grandi e sinceri complimenti per quello che fai. Voglio farti sapere che tutta la mia famiglia ti sostiene. Ogni giorno mentre preghiamo pensiamo alla gente che come te è andata in Palestina ad aiutare i nostri fratelli. Grazie a te posso sapere quello che sta succedendo a loro in tempo reale, abitando in Italia puoi immaginare quanto i media italiani ci informano sulla vera situazione. Non ci resta altro che mettere al jazeera e seguire là. Ma io non so l'arabo, purtroppo abitando qua in questo paese non ho mai avuto l'opportunità di imparare la mia lingua. Non sono in Francia dove posso studiare l'arabo anche nella mia scuola, sono in Italia dove è già tanto se mi lasciano non fare religione. Si, potrei impararlo con mio padre che è laureato proprio in lettere arabe, ma tu puoi capire che qua il suo diploma non vale nulla, quindi fa l'operio esce alle 5 di mattina e torna alle 6 di sera ormai esausto. La tua idea è stata geniale, usare i social per divulgare le notizie. Chi non ha ormai un profilo Facebook? Tutti ce l'hanno, e utilizzarlo per qualcosa di importante e non per svago è davvero tanto. Oggi è sabato, qua gli adolescenti andranno in discoteca, al cinema, in centro o da qualche parte a fumare, ubriacarsi o fare altro. Mentre da te, sarà un altro giorno per sopravvivere. Un altro giorno nuovo dove devi aspettarti di tutto. I miei fratelli e le mie sorelle in Palestina hanno una grande forza, mentre qua pensiamoba trovare un ragazzo là si pensa a vivere, si pensa a un modo per andare a comprare le cose, per mangiare. Sono seriamente dei guerrieri. Ma io voglio ringraziare te, tu che gli aiuti"

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