domenica 10 agosto 2014

RAPITO JEHAD ALHINDI DAL VILLAGGIO DI TEL



Entra in gioco la macchina e quindi provo a scrivervi almeno i fatti chiedendovi di divulgare ciò che è accaduto qui la scorsa notte.
Verso l'1,20 di notte i soldati nazisti israeliani hanno invaso ed attaccato il villaggio di Tel, Nablus.
Gli shebab hanno risposto difendendo il villaggio dagli spari dei gas, delle sound bombs, delle rubber bullet e dai proiettili veri.
Hanno sparato una rubber bullet in testa a Jehad e due proiettili nelle gambe. Jehad ha comunque continuato a correre per poter raggiungere l'ospedale.
Così, hanno attaccato la sua casa, per prenderlo. Sono entrati in modo violento e con la stessa violenza hanno preso in ostaggio la mamma e le due sorelle di Jehad. L'hanno cercato la telefono dicendogli di tornare a casa per essere “arrestato” (rapito) oppure avrebbero ucciso la sua famiglia. Jehad gli ha risposto che non accettava i loro ricatti e che potevano usare anche il gas verso la sua famiglia. Dopo due ore che tenevano in ostaggio la mamma e le sorelle, hanno attaccato anche la casa del fratello di Jehad.
Non c'era altra soluzione. Alle ore 10,00 Jehad si è consegnato al checkpoint di Howara, Nablus; aveva due ferite da proiettili alle gambe, la famiglia in ostaggio dei nazisti. Mi sorrideva, e mi ha detto “ma fisc muschela”.
Sono orgogliosa di Jehad.
“è israele, può fare quello che vuole”, mi ha detto.

So che non potete fare null'altro che divulgare, magari chiedendo l'immediato rilascio.
Non scrivo null'altro, sulle emozioni o quant'altro. Non serve e non riesco in questo momento.

1 commento:

  1. "ma fisc muschela"... oh Dio che tempra. Non li sconfiggeranno mai i Palestinesi, Soffriranno l'incredibile ma Israele otterrà solo di fare schifo a se stessa...

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