lunedì 7 luglio 2014

PROGETTO ASIRA: BRUTTO AGGIORNAMENTO



Circa due settimane fa siamo arrivati ad Asira e preparato l'appartamento per il progetto che avevo già spiegato...
Purtroppo nel frattempo tutto è esploso in Palestina, non solo i missili, ma anche le emozioni e la psiche.
L'appartamento era bellissimo e gli amici di Asira hanno fatto di tutto per risolvere ogni problema di quando si arriva in una casa; internet, tubi rotti, etc. etc.
C'erano tutte le prospettive per poter essere utili al villaggio, per lavorare con i bambini e con le donne. Così come avevamo già fatto da tanto tempo, ma sentendoci presenza costante su quella zona di territorio. Ma, purtroppo,come ho già scritto, tutto è esploso..
Due giorni fa sono iniziati i problemi. Dopo il rapimento di Mohammed sono iniziate nei villaggi le ronde notturne, visto che i coloni continuano con i tentativi di rapimento. Bene,ma, due notti fa, inspiegabilmente ho trovato alcune persone sul tetto della nostra casa con bastoni e pietre. Uno di loro, mi ha poi detto che i coloni di Yitzar avevano cercato di rapire un bambino e li avevano visti lì..
Il giorno successivo qualcuno ha iniziato a prenderci a calci la porta di casa, di giorno, ma soprattutto di notte. Questa mattina abbiamo parlato con i nostri amici del villaggio e abbiamo scoperto che brutte persone del villaggio, che hanno un bel curriculum di problemi creati al villaggio, avevano messo in giro la voce che noi siamo coloni e che siamo lì per rapire e bruciare i bambini palestinesi...
Alcuni di quei bambini con il quale avevo sempre giocato e lavorato, oggi mi guardavano con paura..Potete immaginare come mi sento.
Queste brutte persone sono brutte non solo per le azioni che fanno, ma perchè lavorano per qualcun altro. E' tecnica vecchia far scoppiare liti interne.
Abbiamo ritenuto opportuno per la nostra sicurezza, per non creare maggiori tensioni a causa nostra all'interno del villaggio e per non raggiungere il limite; lasciare il villaggio.
A malincuore, ma pur sempre con la volontà di continuare a supportare Asira e i villaggi circostanti. Cade, quindi, il progetto di creare un gruppo di presenza permanente lì, almeno per il momento.

Per tutti coloro che hanno inviato donazioni: abbiamo speso una piccola parte per comperare la macchina per la doccia, i fornelli e il router. Il restante denaro lo darò al cento Retaj di Asira per le donne e i bambini. Se, però, qualcuno di voi non è d'accordo me lo faccia presente. Grazie a tutti. Ai collaborazionisti nessun rispetto. Un abbraccio e un immenso grazie a Hakima, Abdullah e tutti gli amici di Asira.

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