sabato 28 febbraio 2015

RELAZIONE SULLA CONFERENZA POLITICO ED ECONOMICA IN NABLUS



Oggi presso il centro Tanweer in Nablus si teneva una conferenza su proposte politiche ed economiche per la Palestina. Intanto, con somma gioia, il centro si è riempito in un attimo, non bastavano le sedie, era la prima volta che lo vedevo così. Relazionavano il dottor Ahmed Katamesh e il Dottor Yousef Abdul Haq. Il loro due interventi mi sono stati gentilmente tradotti e, limitandosi nell'introduzione, sono andati al sodo con due proposte nette: fermare subito i negoziati con israele e rieleggere al più presto i leader dell'OLP.
Concordo con entrambe le proposte, ovviamente. Il Dotto Yousef ha altresì nominato i Paesi esteri che stanno sostenendo la Palestina “la solidarietà si sente ed è importante il lavoro di BDS”. Io mi auguro che tutte le forze politiche palestinesi riescano ad organizzare le elezioni dell'OLP, perchè nessuno al momento li sta rappresentando. Nessuno sta portando avanti la volontà dei palestinesi, quindi è indispensabile liberarsi da chi sta facendo politica legalmente o illegalmente eletto.
I vari interventi successivi sono stati dal pubblico, purtroppo non avevo la traduzione e non posso parlarne in merito. Tranne un uomo che ha portato all'attenzione dei presenti la presenza delle ONG in Palestina e per le quali alcuni chiedono di non collaborare più con loro (concordo).
Ho chiesto ai presenti, dal mio piccolo punto di vista, una riflessione su una cosa: ritengo che la Palestina sia sotto 3 occupazioni (quella del mostro israele, quella del mostro dell'ANP e la terza è il mostro economico creato dai primi due mostri). Nei nostri Paesi boicottiamo i prodotti israeliani, ma l'occupazione economica è un'altra cosa che non si riduce allo shapoo e ai datteri. Ho fatto l'esempio del muro dell'apartheid che non è stato sicuramente costruito per un motivo economico, ma sono altrettanto sicura che se è ancora lì è per un motivo economico. Pochi palestinesi hanno il permesso per andare a lavorare in israele, quelli che rimangono qui (di qui dal muro) rimangono a lavorare per i palestinesi per 2 soldi, senza sicurezza, senza diritti. Quindi ci guadagna sia israele sia l'autorità palestinese. L'occupazione economica della Palestina è l'imperialismo che ha occupato anche i nostri Paesi e, così come da noi, i palestinesi sono tutti indebitati con le banche. Come fai a fare la Resistenza se devi pensare a lavorare 20 ore al giorno per ripagare la banca?
Pertanto ho chiesto se tutte le forze palestinesi sono in accordo sul fermare il mostro economico dell'imperialismo.
Sono venuta via con un po' di speranza oggi da Tanweer, per le due proposte politiche avanzate e per il numero dei presenti. Ed anche perchè le conferenze in Palestina sanno di libertà, di caffè che si susseguono, di sigarette, di dolci offerti e di poter prendere la parola (ho parlato pure io che non sono palestinese).




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