domenica 2 novembre 2014

SCRIVERE LA STORIA



Per qualche settimana in Palestina c'è la biennale di cultura. Pochissimi gli eventi e 3 festival cancellati dall'ANP, quindi meglio approfittare di quello che c'è.
Oggi sono stata al museo di Abu Dis dedicato ai prigionieri politici Palestinesi. Il museo è situato accanto al muro dell'apartheid israeliano.
All'interno nomi, foto e manufatti dei prigionieri politici Palestinesi. La loro sofferenza espressa in quadri, foto, manufatti.
C'è una parete dedicata ai martiri morti nelle prigioni israeliane dal 1967 ad oggi. Ci sono i loro volti e mi ha colpito che nella parete non ci si quasi più spazio vuoto e che sia stata aggiornata con 4 visi il mese scorso.
Dopo aver visitato il museo, c'era una piccola conferenza che ha espresso qualcosa di veramente grande: da anni, persone legate alla Birzeit University, hanno costruito un ARCHIVIO. No, dico, vi rendete conto dell'importanza di questa cosa?
Israele cerca di cancellare la Palestina e il suo Popolo, questi Palestinesi raccogliendo carte d'identità, foto, materiale audio-video, mappe....fanno esistere la Palestina.
Il Prof. Roger racconta che quando hanno iniziato andavano casa per casa a chiedere documenti o qualsiasi cosa e la gente non si fidava e avevano raccolto pochissimo. Ora, negli ultimi 3 anni, sono le persone che si recano da loro portandogli documenti, talvolta importantissimi.
L'archivio è stato distrutto la prima volta nel 2002, durante la seconda intifada israele l'ha bombardato. Da qui la paura e la premura di preservare tutto in altro modo. Oggi possono farlo, in modo digitale. E' quasi tutto on line a disposizione di tutti.
Il Prof. Roger dice, altresì, che i soldati israeliani sono andati nell'archivio già 5 volte dicendogli “voi non potete farlo”. Birzeit University sta Resistendo, nonostante i rapimenti di molti studenti e insegnati.
Questa per me è una forma di Resistenza che va supportata. Questo è il sito/archivio www.awraq.birzeit.edu


Il Prof Roger oggi ha detto “la storia non esiste fino a quando qualcuno non la scrive”.

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